La sindrome di Korsakoff: dalle caratteristiche cliniche alla diagnosi

bottiglie Il presente articolo prende in considerazione la letteratura più recente relativa alla sindrome di Korsakoff al fine di darne un’immagine il più chiara e rappresentativa possibile, spiegando quali sono i suoi tratti distintivi, la sua incidenza nella popolazione generale e le modalità con cui essa viene diagnosticata.
La sindrome di Korsakoff: dalle caratteristiche cliniche alla diagnosi
Un recente rapporto commissionato dalla Società dell’Alzheimer ed elaborato dagli accademici della London School of Economics e dall’Istituto di Psichiatria del London King’s College ha stimato che ad oggi ci sono circa 700.000 persone con demenza negli Stati Uniti, circa l’1.1% della popolazione generale (Alzheimer’s Society, 2007).
Tale relazione si è concentrata principalmente su tre sottotipi di demenza: il disturbo dell’ Alzheimer che comprende circa i due terzi dei casi inclusi nello studio; demenza vascolare e demenza mista, che insieme contano circa un terzo dei casi. La demenza legata all’abuso alcolico, che si manifesta tra il 10% ed il 24% dei casi generali di demenza, è stata anch’essa inclusa nello studio.
I meccanismi sottostanti il danno cerebrale legato all’abuso alcolico sono diversi ed includono sia gli effetti dell’alcol neurotossici diretti e dei suoi metaboliti.
L’alcol contribuisce al 4.4% delle malattie globali in termini di disabilità e di anni di vita perduti (aduste years lost DALYS).
La sinrdome di Korsakoff è uno dei disturbi a livello cerebrale connessi all’abuso alcolico.
Essa è un distrubo della memoria che può essere prevenibile e che di solito emerge (anche se non sempre) dopo un episodio di encefalopatia di Wernicke.
Korsakoff aveva descritto i disturbi della memoria associati a tale sindrome come emergenti in un quadro di totale consapevolezza di sé: il paziente solitamente dava l’impressione, durante una conversazione, di essere interamente in possesso delle proprie facoltà mentali ma mostrava al contempo deficit nella memoria a breve termine, domandando le stesse cose in maniera ripetuta, leggendo la stessa pagina più volte fino alla fine e non essendo in grado di riconoscere persone incontrate svariate volte a partite dall’esordio del disturbo.
La sindrome di Korsakoff viene comunemente associata ad un abuso alcolico cronico e talvolta alcuni alcolisti possono avere una predisposizione genetica allo sviluppo di tale sindrome. Le caratteristiche neuropatologiche includono perdita neuronale, micro emorragie e gliosi della materia grigia paraventicolare.
Nella sindrome di Korsakoff è la memoria episodica quella maggiormente danneggiata, mentre la capacità di apprendere nuove memorie a livello semantico viene compromessa in maniera variabile. La memoria implicita invece è preservata.
I pazienti affetti da tale sindrome sono in grado di apprendere nuove informazioni, soprattutto se vivono in un ambiente sereno e strutturato. (Smith and Kiloh, 1981; Smith and Atkinson, 1995; Gupta and Warner, 2008).
Negli ultimi anni l’incidenza di tale disturbo pare in aumento in Scozia e nei Paesi Bassi (Kok, 1991; Ramayya and Jauhar, 1997). Alcuni motivi alla base di tale incremento includono l’aumentato consumo di alcolici, il diminuito numero di prescrizioni di vitamine profilattiche parenterali per disintossicarsi dall’alcol ed una dieta povera (Smith and Hillman, 1999).
La sindrome di Korsakoff è un disturbo relativamente raro tra quelli che coinvolgono la memoria in quanto è una patologia neurochimica con importanti implicazioni per quanto riguarda il trattamento.
Le caratteristiche neuropatologiche di tale sindrome riguardano perdita a livello neuronale, micro-emorragie e gliosi nella materia grigia paraventricolare.
Una volta che lo stato confusionale acuto si è risolto dovrebbero essere condotti accertamenti clinici specifici, compresa una valutazione fisica per verificare la presenza delle caratteristiche tipiche di Wernicke. Il Mini Mental State Examination (MMSE) può aiutare a valutare una confusione generale nel paziente affetto dalla sindrome di Korsakoff, ma non è sufficiente per indagare la funzionalità della capacità di memorizzazione che quindi andrebbe indagata con domande specifiche. Se possibile, viene richiesta una valutazione neuropsichiatrica e neurofisiologica[1].Dott.ssa Gaia Del TorreLeggi anche: Memoria e identità: la Sindrome di Korsakoff


[1] Michael D. KopelmanAlcohol & Alcoholism Vol. 44, No. 2, pp. 148–154, 2009., Allan D. Thomson, Irene Guerrini and E. Jane Marshall, The Korsakoff Syndrome: Clinical Aspects, Psychology and Treatment

 

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