Le figure dell’ansia

Le figure dell’ansia
Eugenio  Borgna

Collana: Universale Economica Saggi
Pagine: 260
Prezzo: Euro 8

 

In breve
Una ricerca sul senso dell’ansia: partendo dai suoi scenari, passando attraverso la sua dimensione clinica e psicopatologica, e quella fenomenologica ed esistenziale, per arrivare alle sue risonanze estetiche e creative.
Il libro
L’ansia fa parte della vita, e ciascuno di noi ha a che fare con essa: con le sue figure fuggitive e arcane, camaleontiche e crepuscolari, nelle quali si riflette come in uno specchio la linea misteriosa e affranta delle realtà psicopatologiche e umane: al di qua, e al di là, di ogni malattia. Come riconoscere le figure dell’ansia, e come cogliere le sue trasformazioni e i suoi possibili sconfinamenti nella depressione, nelle malattie psicosomatiche, nell’esperienza ossessiva e in quella dissociativa, ma anche nelle situazioni umane contrassegnate dalla solitudine e dalla timidezza nell’adolescenza come nella maturità, dalla nostalgia e dall’attesa, dalle infinite agostiniane inquietudini del cuore: sono gli orizzonti di senso di questo libro che si confronta, infine, con l’ansia che sta nello sfondo tematico, umbratile e scintillante, di alcune esperienze creative. Il discorso sfolgorante di Simone Weil ci dice come solo le sonde luminose dell’intuizione consentano di scendere negli abissi dell’interiorità ferita e della sofferenza: che si nascondono, del resto, in ogni figura dell’ansia.
“La sofferenza non ha significato. È questa l’essenza stessa della sua realtà. Occorre amarla nella sua realtà, che è assenza di significato. Altrimenti non si ama Dio.”
Simone Weil
Approfondimento
Questo libro raccoglie una serie di interventi e di riflessioni sul tema dell’ansia di uno degli psichiatri più stimati e originali attualmente impegnati nell’ambito dell’assistenza psichiatrica pubblica. Amatissimo dalle sue pazienti e adorato dai suoi lettori, Borgna usa trattare i temi psichiatrici con un doppio registro metodologico: l’esperienza clinica maturata all’interno dell’ospedale di Novara, in cui lavora, e la grande letteratura moderna (Dickinson, Kafka, Trakl, tra gli altri).
Il libro è diviso in quattro sezioni, relative ciascuna a una particolare area tematica. La prima è la parte più propriamente psichiatrica: l’ansia viene definita e circoscritta nei suoi aspetti patologici, differenziandola dalle esperienze comuni. In polemica con la psichiatria organicistica, vengono chiariti i principi orientativi ai quali Borgna si attiene.
Nella seconda parte viene trattata la dimensione clinica e psicopatologica dell’ansia: le sue diverse espressioni sintomatologiche e cliniche; la sua metamorfosi in disturbo psicosomatico; il suo ruolo nell’anoressia, nella depressione e nella psicosi.
Nella terza e nella quarta parte vengono discusse rispettivamente la dimensione esistenziale (con particolare riferimento all’adolescenza e ai vissuti di attesa e nostalgia, di solitudine e timidezza che accompagnano questa età), e la dimensione creativa (politica, letteraria, cinematografica).
In tutto il libro l’ansia viene vista come esperienza vissuta, incarnata in uomini e donne reali, che dolorosamente tentano di comunicare il proprio mondo. Pur senza disdegnare gli strumenti più tipici della psichiatria (il ricovero quando occorra, il farmaco quando necessario), è proprio su questo piano – del comune sentire umano e dell’individualità imprescindibile del paziente – che lo psichiatra dovrebbe porsi, a giudizio di Borgna, per un’efficace azione terapeutica.

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