Traumi ed eventi stressanti

La definizione di trauma psicologico include generalmente il vivere un evento che sia causa di, o sia potenzialmente in grado di comportare morte, lesioni gravi, minacce all’integrità fisica, anche quando non riguardano direttamente soggetto interessato, ma persone della sua cerchia relazionale più stretta.

Il soggetto può sperimentare emozioni di orrore, paura intensa e sentimenti di impotenza. L’elemento dell’impotenza, ovvero della percepita impossibilità di fronteggiare l’evento in alcun modo, è parte fondamentale del concetto di trauma. Infatti è possibile che anche minacce non direttamente legate a lesioni fisiche, ma che pongono a rischio la stabilità emotiva del soggetto, costituiscano la causa di un trauma se la persona ne risulta emotivamente sopraffatta. Ne è un esempio la situazione del bambino i cui bisogni emotivi vengano gravemente trascurati.

In generale il trauma psicologico riveste un carattere di oggettiva gravità per il soggetto che lo sperimenta, ma deve essere definito in base alle capacità di uno specifico soggetto di sostenere un particolare evento emotivo. Ciò che è traumatico per una persona potrebbe non esserlo per un’altra.

Quando pensiamo al trauma, non dobbiamo necessariamente pensare a un evento “puntiforme”, come una catastrofe naturale, un terremoto, un incidente stradale o un lutto. Esso può essere costituito anche da una serie di eventi di per sé meno gravi ma il cui sommarsi nel tempo diventa insostenibile. Trascuratezze, minacce, vessazioni, comportamenti discriminatori sono esempi di eventi che possono “costruire” il trauma nel tempo.

Di particolare rilevanza clinica sono il disturbo da stress post-traumatico e il disturbo traumatico dello sviluppo.