Disturbi bipolari
Il Disturbo bipolare è caratterizzato da importanti oscillazioni dell’umore che vanno da quello più elevato (mania) a quello più basso (depressione) nell’arco di settimane o mesi, o eventualmente di alcuni giorni. È importante non attribuire quest’etichetta diagnostica a oscillazioni dell’umore che avvengono rapidamente durante la stessa giornata o da un giorno all’altro (si tratta infatti di un utilizzo errato che talvolta avviene nell’uso colloquiale del termine).
Lo stato maniacale si caratterizza oltre che per l’esaltazione dell’umore del tono affettivo con possibile agitazione psicomotoria, anche per un’estrema mutevolezza degli stati mentali che variano sia spontaneamente che sulla base degli stimoli esterni. Di solito è presente una grande quantità di energie, non si avverte la fatica ed è pressoché impossibile rilassarsi. Di solito è presente un forte calo dei freni inibitori che spinge la persona di intraprendere comportamenti eccessivi come assunzioni notevoli di cibo o alcolici, spese inutili e superiori alle proprie possibilità, ingaggio in nuove relazioni sessuali senza criterio né protezioni.
La velocità del pensiero aumenta, così come quella del parlato, che diventa logorroico e incessante, a volte anche fastidioso per le persone circostanti.
Il bisogno di sonno si riduce drasticamente e il livello di attività aumenta di continuo.
Il paziente può anche diventare irritabile e aggressivo, ma ciò accade soprattutto se si pone un limite alla sua necessità di agire e di portare a termine ciò che si è messo in testa, altrimenti, se non si interferisce con i suoi comportamenti, prevale la positività dell’umore.
Esiste anche uno stato definito ipomaniacale, che pur presentando allo stesso modo un aumento di energie e un ridotto bisogno di sonno, può concretizzarsi in una serie di azioni utili e produttive per il paziente. Si tratta comunque di un’alterazione dell’umore che va a collocarsi al di sopra dello standard, ma a differenza della mania in genere non causa problemi evidenti al paziente che lo sperimenta.