Stressato

Renato L. “Ogni giorno. L’ufficio, le deadline, i progetti che si accavallano, le telefonate della mia ragazza. E poi tutti che corrono in metropolitana. Non ho tempo, non riesco a fare nulla per me. Quando torno a casa la sera mi sembra di essermi dimenticato cosa voglio, nel senso, cosa voglio davvero.”

Antonella M. “Sono molti mesi che cerco e rispondo alle inserzioni di lavoro senza risultato. Non faccio nulla e non ho compiti da eseguire se non quelli di routine che mandano avanti una casa, ma mi sento molto più stanca di quando lavoravo.”

Lo stress si verifica a causa di una serie di stimoli e situazioni che comportano reazioni impegnative dal punto di vista fisico, emotivo o psicologico.  Si tratta di una risposta utile e che amplifica le possibilità dell’individuo di raggiungere i propri obiettivi, ma solo nel caso in cui le richieste dell’ambiente (e quelle che l’individuo fa a se stesso!) sono proporzionate alle proprie possibilità. Al contrario, se tali richieste sono eccessive e troppo prolungate nel tempo, si può verificare un sovraccarico rispetto ai limiti che l’organismo può sostenere. Per esempio elevati livelli di ormoni come il cortisolo, che servono a sostenere le aumentate esigenze fisiche e psicologiche, se sono eccessivi e in particolare se rimangono alti per troppo tempo, diventano dannosi e tossici per le cellule cerebrali. Ancor più semplicemente, l’esposizione prolungata a situazioni che creano rabbia improvvisa  può causare sbalzi pressori che aumentano la vulnerabilità cardiovascolare.  Se, inoltre, nonostante gli elevati livelli di stress, non si riescono a mantenere le performance richieste e non si raggiungono gli obiettivi desiderati, si può creare frustrazione e un vero e proprio “esaurimento” delle risorse disponibili.

Dr. Lorenzo MAGRI

Psicologo

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